DICONO DI LUI:
Lo Syrah è uno dei vitigni chiamati “internazionali”, perchè esportati dalla Francia e coltivati in tutto il mondo. Originariamente sembra provenire dalla città di Schiraz, in Persia, da cui pare giunto nel nostro paese nell’antichità attraverso la città di Siracusa. Lo Syrah potrebbe anche essere arrivato dall’Albania, essendoci alcune affinità genetiche con il viitgno locale Shesh. Altre analisi sul DNA hanno indicato anche affinità con i vitigni del Trentino-Alto Adige Teroldego e Lagrein.

Le prime testimonianze dello Syrah in Italia risalgono al 1828, grazie al mantovano Acerbi, uno dei più importanti ampelografi italiani. Alla fine dell’800 lo Syrah era presente in quasi tutte le regioni italiane, anche se la sua maggiore diffusione era in Toscana, dove veniva usato soprattutto per migliorare il Chianti.

La raccolta delle uve Syrah avviene l’ultima decade di agosto, l’uva intera e non diraspata viene caricata in pressa e dopo 12 ore di criomacerazione per consentire l’estrazione di colore ed aromi, si procede con un una pressatura soffice ed il mosto segue una vinificazione in bianco in acciaio per circa due settimane a temperatura controllata. Tutto il processo dalla vigna alla cantina viene gestito in totale assenza di ossigeno. Successivamente avviene un affinamento in acciaio per 4 mesi al fine di mantenere inalterate le caratteristiche di freschezza.

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